Batterio Chimera, migliaia di persone a rischio contagio in Veneto
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Chimera, il batterio killer: 10.000 pazienti a rischio

Chimera, il batterio killer che sta dilagando tra il Veneto e l’Emilia-Romagna. Sono sei i decessi registrati. Diecimila pazienti chiamati a controllo.

Si chiama Chimera il nuovo batterio killer che sta dilagando in Veneto. Il nome scientifico è quello di Mycobacterium chimaera e ha già infettato sedici persone. Sono sei invece i pazienti che fino a questo momento hanno perso la vita a causa di quello che è ormai noto come batterio killer.

Batterio Chimera, sedici persone infette e sei decessi. Diecimila pazienti chiamati per accertamenti

Dei sedici casi registrati fino a questo momento quattordici si sono verificati proprio in Veneto. I vertici della Sanità regionale hanno istituito una squadra di emergenza per provare a frenare l’epidemia e prevenire altri decessi. Stando alle indiscrezioni, almeno diecimila pazienti saranno chiamati dagli ospedali per accertamenti sulle loro condizioni di salute e per constatare la presenza o meno del batterio Chimera che, se non combattuto da subito, può risultare fatale.

I pazienti considerati a rischio, dopo il controllo, riceveranno una cartella con la descrizione dei sintomi causati dall’infezione. Le autorità competenti hanno aperto un numero verde da contattare per il supporto e le segnalazioni.

Ambulanza
fonte foto https://www.facebook.com/Primapartenza-Brescia-772460412826349/
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Come si trasmette il Batterio Chimera? A rischio le persone operate al cuore

Il batterio Chimera sembra colpire i soggetti che si sono sottoposti a interventi chirurgici al cuore. Sembra che il batterio sia presente in uno strumento adoperato per la cardiochirugia. Tuttu i macchinari in questione presenti negli ospedali del Veneto e dell’Emilia Romagna sono stati sigillati, messi in sicurezza e isolati. L’ipotesi è che il batterio fosse presente nel macchinario già prima dell’installazione in sala operatoria, ma su questo dovranno fare luce le autorità. Il macchinario in questione sarebbe prodotto dalla LivaNova La massima allerta è scattata tra il Veneto e l’Emilia-Romagna, le due regioni colpite dal contagio.

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ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2018 10:44

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